Grano e guerre: quando il cibo diventa arma

Il grano come strumento di potere

Il grano non è solo nutrimento: è anche geopolitica pura. Dalla Mesopotamia alle guerre moderne, controllare il grano ha sempre significato controllare popoli ed eserciti. Non a caso, lo storico Fernand Braudel scriveva che “chi ha il pane ha il potere”.

Il grano è un alimento di base per più di 2,5 miliardi di persone e garantisce circa il 20% dell’apporto calorico globale. In tempo di guerra, diventa quindi un’arma strategica: chi lo possiede può imporre condizioni, chi ne è privato rischia carestie e instabilità sociale.

Dall’Impero Romano ai blocchi navali

Già nell’Impero Romano il controllo delle rotte del grano dall’Egitto al Mediterraneo era questione di sopravvivenza politica: un’interruzione avrebbe significato rivolte popolari a Roma.

Nel XX secolo, durante le due guerre mondiali, il grano fu centrale:

  • In Germania, il blocco navale britannico (1914–1919) causò scarsità di cereali e contribuì a malnutrizione diffusa.
  • Negli anni ’40, l’Operazione Barbarossa mirava anche a conquistare le “terre nere” ucraine, ricchissime di cereali.

La guerra fredda del grano

Durante la Guerra Fredda il grano fu una leva di diplomazia. L’URSS, grande produttrice ma anche grande importatrice in anni di scarsi raccolti, dipendeva dalle esportazioni USA. Il celebre “grain deal” del 1972 fra Stati Uniti e Unione Sovietica mostrò quanto il commercio di grano fosse anche uno strumento politico.

L’Ucraina e la “guerra del grano” contemporanea

L’invasione russa dell’Ucraina nel 2022 ha riportato in primo piano il tema: l’Ucraina è uno dei principali esportatori mondiali di grano, e il blocco dei porti del Mar Nero ha messo a rischio l’approvvigionamento di milioni di persone in Medio Oriente e Africa.

L’Iniziativa sul Grano del Mar Nero, mediata da ONU e Turchia, ha temporaneamente riaperto i corridoi marittimi, ma le continue tensioni hanno mostrato quanto il grano sia usato come arma di pressione geopolitica.

Secondo la FAO, i Paesi più colpiti dal blocco sono stati Egitto, Libano e Yemen, fortemente dipendenti dal grano ucraino e russo. La conseguenza? Prezzi alle stelle e rischio concreto di disordini sociali.

Fame come strategia di guerra

Non si tratta solo di blocchi commerciali. In molti conflitti il cibo è stato deliberatamente usato come arma:

  • Negli anni ’80, durante la carestia in Etiopia, il controllo degli aiuti alimentari fu parte della strategia militare.
  • Oggi in Yemen e Sudan, la distruzione dei campi di grano e dei silos è un’arma per piegare le popolazioni.

Le Nazioni Unite riconoscono che privare i civili di cibo può configurarsi come crimine di guerra.

Il grano come chiave della pace

Se il grano può alimentare conflitti, può anche contribuire alla pace. La storia mostra che accordi su cereali hanno spesso anticipato distensioni politiche: dal “grain deal” USA–URSS agli accordi di esportazione Ucraina–ONU.

Oggi, molti esperti suggeriscono che la sicurezza alimentare debba essere parte integrante dei negoziati di pace. Garantire accesso stabile al grano significa ridurre la possibilità che la fame diventi miccia di nuove guerre.

Conclusione

Il grano è sempre stato molto più di un cereale. È energia politica, arma diplomatica, strumento di ricatto o cooperazione. Nel XXI secolo, con una popolazione mondiale in crescita e mercati globalizzati, la sua importanza come risorsa strategica è destinata ad aumentare.

Capire il ruolo del grano nelle guerre passate e presenti aiuta a leggere meglio le crisi del presente e a immaginare strategie di pace più solide. Perché, alla fine, chi controlla il pane controlla il futuro.

Fonti:

  • FAO (2022). The importance of Ukraine and the Russian Federation for global agricultural markets and the risks associated with the current conflict.
  • Clodfelter, M. (2002). Warfare and Armed Conflicts: A Statistical Reference to Casualty and Other Figures. McFarland.
  • Lemoine, M. (2023). Weaponizing Wheat: The Geopolitics of Food Security. Journal of Peace Research, 60(4), 565–579.
  • United Nations (2018). Security Council debates famine as a weapon of war.