Desertificazione e produzione di grano: un equilibrio fragile

Il grano è uno dei pilastri della sicurezza alimentare mondiale: garantisce oltre il 20% delle calorie e il 25% delle proteine vegetali consumate quotidianamente dall’umanità. Tuttavia, la crescente minaccia della desertificazione sta compromettendo la stabilità produttiva di questa coltura strategica, con implicazioni dirette sulla disponibilità di cibo e sui mercati globali.

La desertificazione, definita dalla United Nations Convention to Combat Desertification (UNCCD) come il degrado del suolo in aree aride, semi-aride e sub-umide secche dovuto a fattori climatici e attività antropiche, riguarda oggi oltre 2 miliardi di ettari e colpisce direttamente 3,2 miliardi di persone (UNCCD, 2022). Si tratta di una delle minacce più gravi per i sistemi agricoli, e il grano, coltivato in ampie zone semi-aride, risulta particolarmente esposto.

Impatti diretti sulla produzione cerealicola

Nelle principali aree granarie a rischio – Mediterraneo, Medio Oriente, Nord Africa, Asia centrale e parte dell’Australia – il degrado del suolo sta già mostrando effetti tangibili:

  • Perdita di fertilità del suolo: l’impoverimento della sostanza organica riduce la capacità del terreno di trattenere acqua e nutrienti, fattori cruciali per il grano in aree a precipitazioni limitate. Secondo la FAO (2021), la perdita di materia organica nei suoli agricoli può ridurre le rese fino al 25%.
  • Erosione e compattazione: in alcune aree del Maghreb, l’erosione eolica e idrica porta via ogni anno 25-40 tonnellate di suolo per ettaro, riducendo drasticamente la superficie coltivabile (FAO, 2019).
  • Salinizzazione: un fenomeno sempre più diffuso nelle regioni irrigue aride. In Asia centrale, oltre il 30% dei terreni agricoli è interessato da salinità crescente, con impatti diretti sulla germinazione e sullo sviluppo delle radici del grano (FAO & ICARDA, 2020).

Effetti indiretti e sinergie con il cambiamento climatico

La desertificazione amplifica le pressioni già esercitate dal cambiamento climatico. Temperature più alte e precipitazioni irregolari accentuano la degradazione del suolo, creando un circolo vizioso: suoli degradati trattengono meno acqua, aumentando la vulnerabilità delle colture a siccità e ondate di calore. L’IPCC (2022) evidenzia come, nelle regioni semi-aride, la resa del grano potrebbe ridursi fino al 50% entro il 2050 se non verranno adottate misure di adattamento.

In India e Pakistan, ad esempio, aree caratterizzate da desertificazione hanno registrato negli ultimi vent’anni una diminuzione costante della produttività cerealicola, con riduzioni stimate tra il 15 e il 20% rispetto ai terreni non degradati (Nature Sustainability, 2021).

Strategie di adattamento e resilienza

Per contrastare questi trend, la ricerca e le pratiche agricole stanno individuando soluzioni innovative:

  • Gestione sostenibile del suolo: tecniche come il conservation tillage, la copertura vegetale e il ritorno alla rotazione colturale contribuiscono a ridurre erosione e perdita di nutrienti.
  • Miglioramento genetico: varietà di grano tolleranti a siccità e salinità sviluppate da ICARDA e CIMMYT hanno già mostrato incrementi di resa del 20-30% in contesti marginali.
  • Irrigazione efficiente: sistemi di irrigazione a goccia e tecniche di raccolta delle acque piovane permettono di ottimizzare l’uso di risorse idriche limitate, riducendo la pressione sulla falda e i rischi di salinizzazione.
  • Agroforestazione: l’inserimento di specie arboree in sistemi cerealicoli contribuisce a ridurre erosione e desertificazione, migliorando al contempo microclima e fertilità.

Una sfida globale

Secondo la FAO, la desertificazione potrebbe ridurre la produzione cerealicola globale di oltre 16% entro il 2050 se non verranno implementate politiche di gestione sostenibile del suolo (FAO, 2021). La sfida non riguarda solo i paesi più aridi: in un mercato globale interconnesso, la perdita di produttività in aree chiave come il bacino mediterraneo o l’Asia centrale si traduce in instabilità dei prezzi e rischi per la sicurezza alimentare anche altrove.

Per affrontare questa crisi, servono strategie integrate: politiche agricole che incentivino la rigenerazione dei suoli, investimenti nella ricerca e sostegno agli agricoltori. La resilienza del grano – e della sicurezza alimentare globale – dipenderà dalla capacità di rigenerare i terreni, trasformando la desertificazione da minaccia in occasione per innovare i sistemi agricoli.


Fonti:

  • FAO (2019). The State of the World’s Biodiversity for Food and Agriculture.
  • FAO (2021). The State of the World’s Land and Water Resources for Food and Agriculture.
  • FAO & ICARDA (2020). Managing salinity in agriculture.
  • UNCCD (2022). Global Land Outlook 2.
  • IPCC (2022). Sixth Assessment Report: Impacts, Adaptation and Vulnerability.
  • Nature Sustainability (2021). Land degradation impacts on crop productivity in South Asia.