Un modello che fa parlare l’Italia del grano: come funziona davvero la nostra simulazione nazionale

All’avvio del modello di Ecowheataly, migliaia di aziende agricole italiane vengono “sistemate” dentro una grande mappa digitale: dalle colline marchigiane alle pianure pugliesi, fino alle aziende in montagna, ogni pezzo d’Italia entra in scena con la sua voce.
È il punto di partenza del modello presentato al 4° Meeting CREA: una simulazione che unisce dati reali, aziende artificiali e dinamiche di mercato globali, per capire come le politiche agricole possano influenzare il futuro del nostro grano duro.

Da dove partiamo: una fotografia completa del territorio

Per costruire un’Italia agricola credibile, il modello parte dagli stessi dati usati nella ricerca nazionale:
1846 aziende reali RICA
121 combinazioni provincia–fascia altimetrica ISTAT
242 aziende artificiali create apposta per completare le aree in cui RICA non ha osservazioni

Questo passaggio permette di avere una copertura uniforme di tutte le province e delle loro caratteristiche altimetriche.
Il processo viene distribuito in parallelo su più “ranks”, ognuno dei quali riceve un numero bilanciato di aziende (ad esempio, 522 aziende gestite dal rank 0 e 522 dal rank 1).
Il risultato: nessuna zona d’Italia resta vuota nel modello.

Come nascono le aziende artificiali

Quando mancano dati reali per una certa provincia, il modello ricostruisce aziende coerenti con il territorio usando:

  • parametri agricoli provinciali (resa, SAU, altezza, distribuzioni statistiche)
  • stime derivate da RICA e dal Censimento dell’Agricoltura
  • valori mancanti completati tramite estrazione da distribuzioni stimate

È un po’ come generare “gemelle digitali” delle aziende reali: non inventate a caso, ma costruite usando la matematica che governa il settore agricolo italiano.

Una struttura multilivello: il modello pensa come un sistema reale

L’Italia agricola non vive in una bolla: i prezzi mondiali del grano, le politiche internazionali e gli shock globali influenzano le decisioni degli agricoltori.
Per questo il modello è organizzato su due livelli:

Livello internazionale (Rank 0)

• simula 12 aree di produzione mondiale
• simula 24 aree di domanda
• gestisce prezzi, shock, politiche globali

Livello nazionale (Rank 1–N)

• contiene tutte le aziende agricole italiane
• riceve ogni mese i prezzi internazionali
• ricalcola strategie produttive tenendo conto anche delle analisi LCA

È un dialogo continuo: dall’alto arrivano prezzi e politiche; dal basso salgono produzione e impatti reali.

Il ciclo mensile: come prendono decisioni le aziende

Ogni mese, il modello attraversa tre fasi:

  1. Mercato internazionale
    domanda e offerta globali si incontrano: emergono i nuovi prezzi.
  2. Decisioni nazionali
    ogni azienda italiana decide quanto seminare, come gestire i terreni e quali tecniche adottare, combinando economia e ambiente.
  3. Feedback
    la produzione italiana aggiorna l’offerta globale e modifica i prezzi del mese successivo.

Un sistema che “respira”, ciclo dopo ciclo.

Perché questo modello è robusto

Le slide mostrano una serie di verifiche già superate:

  • distribuzione corretta delle aziende nei ranks
  • coerenza geografica completa
  • tempi di inizializzazione ridotti
  • bilanciamento computazionale ottimale

I prossimi passi includono test di sensitività, shock climatici e confronto con serie storiche RICA per validare ulteriormente il comportamento del modello.

Per cosa lo useremo

Il framework è stato pensato per rispondere a domande reali:

  • cosa succede se cambia un ecoschema?
  • come reagiscono le aziende a nuovi incentivi o vincoli?
  • quanto è resiliente il sistema grano italiano a shock globali o climatici?
  • quali tecniche riducono davvero l’impatto ambientale?

È un laboratorio digitale dove le politiche agricole possono essere testate senza mettere a rischio la produzione reale.

In sintesi

Il modello Ecowheataly è uno strumento unico in Italia: unisce dati reali, aziende artificiali, prezzi globali e analisi LCA in un sistema dinamico che simula, mese per mese, come il nostro grano risponde al mondo che cambia.
Una mappa viva e complessa, costruita per capire come sostenere davvero la cerealicoltura italiana.

Fonti:

  • Modello Multi-Rank per la Simulazione del Mercato Agricolo – di Gianfranco Giulioni e Alessandro Ceccarelli