Pagamenti per i servizi ecosistemici: il grano come fornitore di natura

Un campo di grano non produce solo chicchi.
Produce anche aria più pulita, suoli fertili, paesaggi vivi e acqua più pulita.
Questi benefici, invisibili nei mercati tradizionali, sono ciò che gli ecologi chiamano servizi ecosistemici — funzioni della natura che sostengono la vita e l’economia umana.

Oggi, sempre più governi e istituzioni stanno cercando un modo per riconoscere e remunerare chi li fornisce.
È l’idea alla base dei Pagamenti per i Servizi Ecosistemici (PES): un modello che può cambiare radicalmente il modo in cui valutiamo il lavoro agricolo.

Cos’è un servizio ecosistemico

Secondo la FAO e il Millennium Ecosystem Assessment, i servizi ecosistemici si dividono in quattro categorie principali:

  1. Servizi di approvvigionamento – produzione di cibo, acqua, fibre, materie prime.
  2. Servizi di regolazione – controllo del clima, sequestro di carbonio, impollinazione, filtrazione dell’acqua.
  3. Servizi culturali – valore estetico, identità paesaggistica, turismo rurale.
  4. Servizi di supporto – formazione del suolo, cicli dei nutrienti, biodiversità.

Un campo di grano può generare tutti e quattro: fornisce cibo, regola il ciclo dell’acqua, mantiene la vita microbica nel suolo e custodisce paesaggi che fanno parte della nostra cultura.

Come funzionano i pagamenti per i servizi ecosistemici

Il principio è semplice: chi fornisce un beneficio ambientale riceve un compenso da chi ne trae vantaggio.
Nel caso dell’agricoltura, significa che un’azienda che adotta pratiche ecologiche può ricevere un pagamento aggiuntivo, pubblico o privato, in base ai benefici generati.

Esempi pratici:

  • un agricoltore che mantiene siepi, zone umide o fasce tampone può ricevere incentivi per la protezione della biodiversità;
  • chi adotta tecniche conservative o semina su sodo può essere premiato per il sequestro di carbonio;
  • chi gestisce bene l’irrigazione e riduce il deflusso di nitrati può essere compensato per migliorare la qualità delle acque.

In Europa, questi sistemi si stanno integrando con la PAC 2023–2027, che prevede il riconoscimento economico di servizi ambientali aggiuntivi attraverso ecoschemi, PSR e iniziative locali.

Il grano come fornitore di servizi ambientali

Il grano è una coltura estensiva, ma non per questo priva di valore ecologico.
Se gestito in modo sostenibile, può fornire una gamma sorprendente di servizi ecosistemici:

  • Sequestro di carbonio: fino a 0,8 tonnellate di CO₂ per ettaro all’anno in sistemi conservativi (JRC, 2024).
  • Controllo dell’erosione: copertura vegetale e rotazioni riducono la perdita di suolo fino al 40%.
  • Conservazione della biodiversità: siepi e inerbimenti aumentano del 50–60% la presenza di insetti utili (CREA, 2024).
  • Regolazione idrica: terreni ricchi di sostanza organica trattengono il 25% in più d’acqua (FAO, 2023).

Questi servizi, misurabili e permanenti, rappresentano valore pubblico generato da chi coltiva in modo responsabile.

Esperienze e modelli in Europa

Diversi Paesi europei stanno sperimentando modelli di PES agricoli:

  • Francia: il programma Label Bas Carbone riconosce crediti ai cerealicoltori che riducono le emissioni.
  • Regno Unito: il Environmental Land Management Scheme (ELMS) remunera gli agricoltori che creano habitat per la fauna.
  • Spagna e Italia: i PSR regionali includono premi per gestione idrica sostenibile e rotazioni ecologiche.

In Italia, progetti come LIFE Agricoltura Viva, BioValue e Pagamenti Ecosistemici Po Valley hanno sperimentato la remunerazione diretta di agricoltori che adottano pratiche a beneficio del suolo e della biodiversità.

Come si misura un servizio ecosistemico

La misurazione è la chiave per rendere i PES credibili.
Si utilizzano indicatori scientifici e strumenti digitali come:

  • bilanci di carbonio;
  • indici di biodiversità;
  • analisi satellitari NDVI e LST (per vegetazione e temperatura del suolo);
  • modelli LCA (Life Cycle Assessment) per stimare benefici ambientali netti.

La trasparenza dei dati è essenziale: senza monitoraggio, i servizi ecosistemici restano invisibili e non premiabili.

Un futuro dove la natura paga

Il concetto dei PES segna un cambio di paradigma: la natura non è più solo qualcosa da proteggere, ma una risorsa da valorizzare economicamente.
Significa che un agricoltore non è solo un produttore di cibo, ma anche un gestore del territorio che fornisce servizi vitali alla collettività.

Nel caso del grano, ogni pratica sostenibile — una rotazione, una siepe, un campo inerbato — diventa una piccola azione di rigenerazione ambientale.
Riconoscerla e remunerarla è la chiave per un’agricoltura che non consuma natura, ma la rinnova.

Come scrive la FAO (2024):

“Pagare per i servizi della natura significa pagare per la sopravvivenza delle società umane.”

Fonti:

  • FAO (2023–2024). Payments for Ecosystem Services in Agricultural Landscapes.
  • European Commission (2024). Eco-Schemes and Agri-Environmental Payments under the CAP 2023–2027.
  • CREA – Agricoltura e Ambiente (2024). Valutazione dei servizi ecosistemici nei sistemi cerealicoli italiani.
  • JRC – Joint Research Centre (2024). Ecosystem Service Accounting and Soil Carbon Models.
  • LIFE Programme (2024). Agricoltura Viva and BioValue Projects – Final Reports.