Dal 10 al 17 ottobre 2025, la sede della FAO a Roma ha ospitato l’80° anniversario dell’organizzazione e la sesta edizione del World Food Forum (WFF). Una settimana di dialogo, scienza e cooperazione internazionale che ha riunito migliaia di partecipanti tra governi, ricercatori, giovani, ONG e imprese per discutere il futuro dei sistemi agro-alimentari.
Sotto il titolo “Hand in Hand for Better Foods and a Better Future”, il Forum ha voluto segnare un passo ulteriore nella trasformazione globale dei sistemi agricoli: più inclusivi, sostenibili e resilienti di fronte alle crisi climatiche, idriche ed economiche che mettono alla prova la sicurezza alimentare mondiale.
Un Forum di convergenze: scienza, investimenti e giovani
Il WFF si è articolato in tre filoni principali:
- il Global Youth Action, dedicato al protagonismo delle nuove generazioni nell’agricoltura e nel cibo;
- il Science and Innovation Forum, che ha presentato soluzioni scientifiche e tecnologiche per la transizione ecologica;
- l’Hand-in-Hand Investment Forum, che ha concentrato l’attenzione su nuovi partenariati e investimenti sostenibili.
Accanto a questi, la FAO ha organizzato eventi tematici come il Rome Water Dialogue, che ha posto l’accento sulla gestione delle risorse idriche come chiave per la resilienza agricola — un tema che tocca da vicino la produzione cerealicola, specialmente nel Mediterraneo.
Il grano, presenza trasversale ma imprescindibile
Pur non essendo oggetto di una sessione interamente dedicata, il grano è emerso in più momenti del Forum come coltura simbolo della transizione agricola in atto.
Durante il Science and Innovation Forum, la FAO ha riconosciuto progetti di coltivazione sostenibile del grano fra gli esempi virtuosi di innovazione in agricoltura, e nel documento ufficiale degli Investment Cases 2025 ha incluso il frumento fra le commodity strategiche per lo sviluppo rurale nei Paesi partner del programma Hand-in-Hand.
In parallelo, i dati pubblicati dalla stessa FAO poche settimane prima del Forum hanno ribadito la vulnerabilità del frumento ai cambiamenti climatici: entro il 2100, fino alla metà delle terre oggi adatte alla sua coltivazione potrebbe non esserlo più, soprattutto nelle regioni tropicali e aride.
Questo dato, pur non presentato in sessioni dedicate, è stato implicitamente al centro di molti interventi sulla sicurezza alimentare e sulla perdita di produttività agricola.
Un filo diretto con EcoWheataly
Per chi lavora sulla sostenibilità delle filiere cerealicole italiane, come EcoWheataly, il WFF 2025 rappresenta un contesto di riferimento naturale.
Le priorità delineate a Roma — resilienza climatica, efficienza idrica, innovazione genetica, cooperazione territoriale — coincidono pienamente con la visione del progetto.
EcoWheataly nasce per leggere e migliorare la sostenibilità del grano duro e tenero in Italia attraverso analisi di dati, indicatori di impatto ambientale e politiche agricole mirate. È esattamente questo tipo di approccio, fondato su scienza applicata e collaborazione tra istituzioni e territorio, che il WFF ha voluto promuovere come modello per l’agricoltura del futuro.
Il legame è quindi duplice:
- Tematico, perché il grano rappresenta la coltura-chiave per comprendere le sfide di acqua, suolo, fertilizzanti e redditività agricola.
- Metodologico, perché la filosofia del progetto — integrare ricerca, dati e governance — rispecchia la spinta alla science-based transformation che il Forum ha posto al centro del dibattito.
Dal Mediterraneo al mondo
Durante il Rome Water Dialogue, il WFF ha più volte sottolineato la necessità di rafforzare la cooperazione tra Paesi mediterranei per la gestione sostenibile delle risorse idriche. È lo stesso orizzonte su cui lavora EcoWheataly, che mette in relazione l’uso dell’acqua e le rese del frumento in contesti mediterranei, monitorando l’efficienza produttiva e le strategie di adattamento climatico.
Il Mediterraneo, in questo senso, non è un margine, ma un laboratorio: le dinamiche di stress idrico, desertificazione e innovazione genetica che il WFF ha presentato come sfide globali sono già realtà quotidiana per i cerealicultori italiani.
Oltre il Forum: un’agenda comune
Il messaggio del WFF 2025 è chiaro: nessun sistema agro-alimentare può dirsi sostenibile se non è anche inclusivo, equo e fondato su dati scientifici.
Per EcoWheataly, questo significa continuare a produrre conoscenza condivisa sulle relazioni fra input agricoli, rese e impatti ambientali, mettendo a disposizione dei decisori pubblici e privati strumenti per politiche più consapevoli.
Anche se il grano non è stato protagonista assoluto del Forum, il suo ruolo resta emblematico: coltura antica, radice di civiltà, ma anche barometro del cambiamento climatico e della sicurezza alimentare globale.
È proprio nella sua apparente semplicità che si misura la capacità di rendere l’agricoltura — oggi più che mai — un terreno di cooperazione e di futuro.
Fonti:
- FAO (2025). World Food Forum 2025: Hand in Hand for Better Foods and a Better Future.
- FAO (2025). Rome Water Dialogue – Transforming Agrifood Systems through Water Sustainability.
- FAO (2025). Investment Cases 2025: Hand in Hand Initiative.
- FAO (2025). 80th Anniversary Summary Report – World Food Forum Highlights.
- FAO (2025). New data shows that crops like wheat, coffee, beans and cassava could lose half of the best land for growing them by 2100.
- EcoWheataly (2025). Data-Policy Interfaces for Sustainable Wheat Chains in Italy.

